venerdì 27 marzo 2015

CONFERENZA SULLA DONNA MUSULMANA

Oggi sono stata ad una conferenza organizzata dall'Associazione donne musulmane della mia città. 
Tante di loro in sala e pochine, ma proprio pochine, quelle di noi. Tanto per cominciare con le frasi "razziste": noi e loro. Impossibile riferirvi tutto, in particolar modo le belle tematiche del medico sulle quali si dovrebbe tenere una conferenza a parte. Io sono andata comunque per saperne di più, perché a parte qualche stereotipo sono ignorante come una scarpa. 
La prima cosa che ho notato è che "loro" ogni volta che nominano Maometto gli augurano pace e gloria, noi che siamo tanto religiosi ogni volta che nominiamo Gesù...vabbè lasciamo perdere.
Dunque mi raccontano che in un lontano periodo pre-islamico (intorno al 500 a.C) le popolazioni arabiche erano ovviamente tribali e le donne erano praticamente schiave e senza alcun diritto. Addirittura la nascita di una figlia era un brutto presagio per cui veniva seppellita viva. Poi una giovane moglie di mercante resta vedova e inizia a gestire il commercio, rilevando anche i dipendenti maschi del marito. Ma la sua stranezza non finisce qui: si innamora e sceglie il secondo marito (impensabile fino a quel momento), ovvero quello che diventerà il profeta Maometto (pace e gloria...non vorrei mi stramaledisse da lassù). Da quel momento le donne ebbero riconosciuto dal Corano non solo il diritto alla vita (mai più seppellire le neonate) ma anche all'istruzione, lavoro, partecipazione alla società, eredità dei beni, dote, divorzio in caso di maltrattamento e pure di partecipare alla guerra.
Poi mi spiegano che secondo loro il benessere della donna è il benessere della società e che essere devota e velata non significa cancellare i sogni, le aspirazioni e negare il proprio talento.
A questo punto mi hanno raccontato brevemente di alcune donne velate che tanto remissive e sottomesse, nonchè ignoranti e nullafacenti non lo sono state per niente! Di esse vi metto i link per leggerne qualcosa se volete, con calma.

La prima è Malala, la più giovane Premio Nobel per la pace di tutti i tempi
Malala

http://it.wikipedia.org/wiki/Malala_Yousafzai


Poi Noura Al Fayez primo Ministro donna in Arabia Saudita, esperta in tecnologia
http://www.theguardian.com/world/2009/feb/16/saudi-cabinet-woman-minister
Noura











e Yvonne Ridley
http://it.wikipedia.org/wiki/Yvonne_Ridley



e ancora Magda Amer medico naturopata e scrittrice; ha il permesso di insegnare in Moschea
http://news.bbc.co.uk/2/shared/spl/hi/picture_gallery/06/middle_east_muslim_women_preachers/html/1.stm
Magda








E poi Aziza Abdel Halim detta l'Australiana, che è la più importante donna leader musulmana. Ha scritto un libro  per chiarire i dubbi e togliere i preconcetti sull'islamismo.
http://en.wikipedia.org/wiki/Aziza_Abdel-Halim
Aziza


 L'intervento del medico è stato talmente articolato - senza un foglio di appunti - e pieno di argomenti che invito le signore velate ad invitarlo più spesso. Sperando che anche il pubblico di altra fede religiosa sia più presente. 
Perché se io vi dico solo che le banche sono usurai legalizzati  sono superficiale ed imprecisa. Ma vi giuro che ho sentito parole di saggezza atavica e che certo se tu prendi una frase detta da un'ignorante (nel senso che non sa esprimersi) che ti dice "le donne devono stare a casa" pensi che sia retrogrado, ma con l'argomentazione di un colto capisci davvero che forse abbiamo creato un modo di vivere fasullo. Crediamo di stare bene e divertirci, ma forse non è così. La vita è troppo frenetica e il mondo pieno di bugiardi e ladri. E pure il modo di vivere la coppia in modo intimo ha avuto una spiegazione logica e atavica. Se la moglie non è pronta per l'islamico vero fare sesso è uno stupro. Vaglielo a spiegare a secoli di cattolicesimo di "non lo fo per piacer mio...".
selfie con Lara, la Presidente dell'Associazione
La libertà di scelta è la base della serenità. 

Conclusione: sono ignorante come una scarpa.

2 commenti:

  1. Che bello essere raccontate con correttezza e con empatia. Capita talmente raramente che mi sono proprio commossa. Grazie di cuore, Sandra!

    (una musulmana di passaggio...)

    P.S. tra l'altro hai un blog davvero interessante e un modo di scrivere coinvolgente. Tornerò per imparare da te, non solo in cucina ; )

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